in
trentino
Ledro -
Il
tuffo nei giorni della merla
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È
con un nuovo record di iscritti che gli
organizzatori hanno archiviato ieri la 10ª
edizione del «Tuffo della merla». Ben 93
sono stati gli intrepidi di ogni età e
provenienza che a mezzogiorno in punto,
sulla spiaggia di Pieve, hanno deciso di
onorare la tradizionale nuotata nel lago nei
giorni più freddi dell’anno. Più freddi, si
fa per dire. Cinque i gradi dell’acqua,
sette quelli dell’aria, ma soprattutto uno
splendido sole e rive sgombre dalla neve,
hanno accolto le 19 donne e i 74 uomini per
l’epico tuffo, che anche quest’anno ha
varcato i confini ledrensi e attirato
numerosi nuotatori non solo dall’Alto Garda
ma anche dalle vallate vicine. |
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Tra
i coraggiosi, pure gli affezionati dei bagni estivi
provenienti dalle province di Brescia, Mantova, Bolzano,
Verona, Modena, Bergamo, Milano. Tra gli irriducibili, anche
quelli di Crema, presenti a Ledro in una ventina, e con loro
un giovane statunitense che ha scelto di provare il brivido
di un bagno in acque straniere. «Sono in Italia per degli
scambi culturali organizzati dalla scuola - ha detto Austen,
17enne del Colorado - e dato che per la famiglia che mi
ospita il Tuffo è un appuntamento d’obbligo, ho provato pure
io: l’acqua era davvero fredda ma è stata un’esperienza
bellissima che intendo ripetere quando tornerò a casa!».
Felici della loro seconda nuotata nel lago di Ledro sono
stati invece Sally, 39enne dello Yorkshire ma residente a
Trento, e Thomas, 51enne di Merano, entrambi membri
dell’International Ice Swimming Association, un circuito che
conta un campionato mondiale e promuove la disciplina
natatoria in acque gelide. «Nuotare nelle acque fredde ci
piace molto perché fa bene su tutti i fronti - dicono - le
immersioni in acque con temperature basse portano il corpo a
beneficiare di una maggior resistenza al freddo e al
rafforzamento del sistema immunitario, senza contare che
questi bagni sono poi anche un ottimo antidepressivo».
Che la nuotata fuori stagione sia una
bella esperienza lo confermano pure Nikolas Bertolotti di
Pieve, che con i suoi 8 anni ha ottenuto ieri la palma per
il nuotatore più giovane accanto al coscritto Jacopo Dagnoli,
di pochi mesi più grandicello, e il nuotatore più anziano,
Fulvio Bertolotti, classe 1946, nonno di Nikolas e padre di
Marco, uno degli organizzatori del goliardico evento. Infine,
i quattro decani, i «merli tuffatori» che sin dalla prima
edizione hanno sempre onorato l’evento: Fabia Torbol con il
marito Luigi Zambotti, Roberto «Bistecca» Franceschini, Luca
Degara. Chiusa la 10ª edizione, gli organizzatori ora
puntano al 2019, quando la vera sfida non sarà con l’acqua
ma con la quota dei 100 iscritti.
@nonnoenio
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